Letture


Ecco qui una raccolta di link, che aggiungerò man mano li troverò, che ci portano a luoghi in cui sono scritte parole in un ordine tale … che ci fanno stare bene, anche solo per un attimo, che è il posto dove alberga l’universo.

Buona Lettura!

Te Stesso – Letture
… La donna spiegò: “Sposarsi non significa distruggersi a vicenda. Io ti dono uno spazio tuo, e conservo il mio. Una volta ogni tanto, camminando in giardino potremo incontrarci. Una volta ogni tanto mentre andiamo in barca sul lago, potremo incontrarci…per caso! Oppure ogni tanto potrò invitarti a prendere un tè da me, oppure tu potrai invitare me”.

6 risposte a Letture

  1. gianni tirelli scrive:

    L’ULTIMO ATTO PRIMA DELLA FINE

    “Tutto ciò che è stato privato della sua vera natura, presto o tardi, si estinguerà”

    Tutto quello che di incomprensibile, oggi, accade nel mondo e pertanto, anche nel nostro paese, è il logico risultato e conseguenza di in mondo perduto, che mette in scena l’ultimo atto prima della sua fine. Un ribaltamento di principi e valori dove, gli ossimori e le eccezioni, hanno soppiantato ogni regola e buon senso, attestandosi a punti di riferimento, relativistici, che hanno il solo scopo di fare precipitare la situazione, imprimendo, ad una tale anomala circostanza, quella spinta necessaria e incontrovertibile, atta a sancire la fine di quest’epoca. Non dobbiamo, dunque, meravigliarci più di nulla, limitandoci a codificare tali incongruità, come gli effetti tecnici e scientifici di una reazione chimica, innescata da una erronea combinazione di elementi impropri e incompatibili fra loro che, per fattori di opportunismo, non ha tenuto conto della loro diversa natura e funzione.
Se avessimo la capacità di astrarci dalla realtà presente (uscendo al di fuori) per gettare uno sguardo disincantato sull’oggi, e sulle aberrazioni e degenerazioni che lo contraddistinguono e caratterizzano, saremmo in grado di comprenderne le logiche, le cause, gli scopi e il suo fine ultimo. Effetto serra, inquinamento globale, energia nucleare, scie chimiche, bombe intelligenti, vaccini mortali, clonazione, organismi OGM, estinzione di specie animali e vegetali, tumori, depressione, manipolazione, trapianto d’organi, chirurgia estetica, e tutto quell’infinito luna park di mostruosità che contaminano e devastano il nostro vivere quotidiano, non sono che alcuni degli effetti più evidenti, indotti dalla violazione, dalla profanazione e contraffazione di quell’impianto etico originario, che aveva la funzione di equilibrare, armonizzare e fare interagire fra loro i vari processi vitali (i più diversi), .. le storture e gli eccessi.
    Un tempo, il naturale sentimento di colpa, non era che la spia luminosa relativa ad alcuni comportamenti deplorevoli che, accendendosi, ci segnalava l’erroneità dei nostri atti e pensieri, causa di ingiustizia e di gratuito dolore. Che futuro può mai avere una società che giustifica ogni più turpe desiderio e perversione a fronte di profitti e di potere?
Oggi, mentre negli individui, delle società moderne relativiste, si è estinto per sempre il timor di Dio, la chiesa cattolica sparisce profitti, impunità, privilegi e vizi con il Sistema Bestia e, senza mai smentire la sua ipocrita doppia natura, in forma di proseliti, lo pretende dagli uomini.
Questo “sentimento di timore”, è sempre stato il fondamento di ogni religione e società umana, senza il quale, tutto trasfigura in commedia, fanatismo e caos Gli stessi animali lo praticano dall’alba dei tempi e così ogni altra forma di vita – e non solo come atto di umiltà e devozione verso il Supremo Creatore e Padrone, dispensatore di gioia, di misericordia e di speranza, ma come forma di autoconservazione. E questo è il motivo della nostra disfatta!
    La condizione in cui riversa oggi il nostro pianeta è paragonabile ad una sorta di coma profondo. Uno stato vegetativo di vita apparente, al quale dovremmo porre fine ma che, diversamente e, oltre ogni ragionevolezza, persistiamo a tenere in vita, torturando e tormentando la sua anima oramai senza speranza.
Non ci resta molto tempo e se, oggi, non aiutiamo il Sistema Bestia a morire, in una sorta di benevola e cristiana eutanasia, ma passivamente prolunghiamo la sua agonia (e quindi la nostra) fino al suo naturale e ineluttabile spegnimento, avremo perso un’ulteriore e ultima occasione di pacificare le nostre coscienze e dare un senso alla nostra esistenza.
Certo, è una medicina molto amara, dagli effetti collaterali devastanti, ma è la sola di cui disponiamo. Il sistema va resettato totalmente e solo dalle sue ceneri, potrà sorgere una nuova alba.
E’ quindi il caso di abbandonare il Sistema Bestia a se stesso, al fine di isolarlo e, in seguito, di spegnerlo. Dobbiamo recidere ogni canale di alimentazione che concorra al suo mantenimento e a rafforzarne il suo potere. Combatterlo, è uno sforzo improduttivo e un’inutile spreco di energie. Energia che dobbiamo conservare per ricostruire una nuova esistenza lontana da ogni subdola lusinga, illusoria comodità ed effimera dipendenza.
La battaglia dichiarata da tempo contro i berluscones della politica, del potere economico e mediatico, responsabili del disastro morale, etico e ambientale, oggi, non ha più alcun senso e motivo. Per ricominciare, dobbiamo rinunciare ad ogni sussulto di indignazione e di vendetta perché, molto presto, giustizia sarà fatta e, nessun potente e servo del potere, potrà mai sottrarsi dal bere l’amaro calice di una condanna senza sconti e appello.
    Se non avremo il coraggio e la consapevolezza necessaria per capire fino in fondo le circostanze del nostro presente e sulla base della nuda e cruda realtà, progettare una nuova rinascita, allora sarà cancellato per sempre dal nostro cuore, anche il più remoto barlume di futuro.
Lo dobbiamo ai nostri figli, perché non ci maledicano, quel giorno, di averli messi al mondo.

    GianniTirelli

  2. gianni tirelli scrive:

    UN’AUTENTICA FACCIA DI MERDA MODERATA

    La Moratti ha messo in atto un colpo basso, a pochi istanti dalla chiusura del talk show e senza che venisse data a Pisapia possibilità di replica. Un atto grave che mette a nudo i metodi di questa destra eversiva a cui le regole democratiche e il confronto sereno e pacato,vanno strette. Resta evidente a tutti che, un tale infame attacco, degno del peggiore dei mascalzoni, non è il frutto del cervellino della Moratti, ma un’imbeccata del Nano Padrone che, in maniera strumentale ha usato il sindaco uscente a fine di interesse particolare e strumento di propaganda “ad personam”.
    Capire poi, se questo intervento a gamba tesa, abbia realmente prodotto dei vantaggi a Silvio Berlusconi, questo no ci è dato sapere. Sta di fatto, che il numero di preferenze che fanno riferimento al Premier, comparato con le precedenti amministrative, si è dimezzato, a conferma di una disaffezione conclamata che ne sancisce il suo tracollo.
    E’ per tanto lecito immaginare che, senza il sostegno del Cavaliere alla Moratti, le conseguenze sarebbero state ancora peggiori, consegnando così a Giuliano Piasapia, la vittoria al primo turno.

    All’indomani della batosta, Berlusconi dichiara: “Per vincere al ballottaggio, bisogna far venire fuori la vera Faccia di Pisapia!!” Questa spudorata e volgare affermazione, sconfina nel delirio psicopatico, visto che la sua, di Faccia, è ben chiara e nota a tutti: “Amico di merende di Dell’Utri, datore di lavoro di Vittorio Mangano, fiduciario di Nicola Cosentino, apprendista muratore della P2 di Gelli, indagato per prostituzione minorile, collusione, concussione, corruzione, truffa, evasione fiscale e compagnia bella. E poi di seguito: “Non possiamo lasciare Milano nelle mani dei centri sociali e dell’estremismo!!” Qui ci troviamo di fronte a un caso psichiatrico e patologico grave, di dissociazione della personalità e della realtà, dove il concetto di verità viene sistematicamente relativizzato in ragione delle pulsioni che, gli avvenimenti, proiettano sulla malattia e che, la stessa, poi, traduce sull’individuo.
    E’ il carnefice che trasfigura in vittima, accusando la stessa di carneficina!
    Sarebbe comunque oltremodo auspicabile una città nelle mani dei “centri sociali” (locuzione rassicurante), in alternativa ad una banda di criminali o società a delinquere di stampo mafioso.

    Il comportamento infame, di una classe politica che, sistematicamente (in mancanza di proposte e di dati di fatto) annaspa nella spazzatura e nel passato degli avversari politici, per rendere più appetibile la sua opera di mistificazione e di contraffazione della realtà, è a dir poco sconcertante. Questo metodo vergognoso, in uso ai peggiori regimi autoritari, rischia di essere un messaggio negativo e destabilizzante nella formazione etica e morale dei nostri giovani, che lo assimileranno come comportamento lecito e retorico.

    Diversamente da Giuliano Pisapia, quale passato glorioso possono vantare questi figuri che, con autocompiacimento vanesio, si auto-definiscono moderati e democratici ? Per cosa hanno lottato, e in nome di quali ideali? In quali piazze hanno manifestato il loro impegno, e per quali diritti?
    La tanto sbandierata e bistrattata libertà, con la quale, impunemente e indebitamente, amano riempirsi la bocca, è stata loro servita su di un piatto d’argento, frutto del sangue e del sacrificio di tanti italiani morti per la patria, la libertà e la giustizia. Da quale pulpito si permettono di giudicare il passato di un uomo onesto e consapevole come Pisapia, che ha speso la sua esistenza lottando contro le ingiustizie del potere e i privilegi di casta?
    Chi sono i veri estremisti, i carnefici, i traditori della patria, i moderni fascisti del trasformismo moderato? Sono gli onesti Pisapia o i codardi berluscones?
    Per questa marmaglia di farabutti, abbiamo speso fin troppe parole di indignazione, reprimendo rabbia e disgusto e troppi rospi ci siamo dovuti ingoiare nell’arco di quasi un ventennio, frustrando le nostre ragioni e mortificando la verità!
    Adesso basta! E’ tempo di liberazione!
    Oggi, l’antiberlusconismo (come l’antifascismo allora) è una moderna forma di resistenza – un atto dovuto, un dovere civile dal quale, nessuno, si può (o si dovrebbe) sottrarre.
    Cacciamo il piccolo despota, una volta per sempre!

    Gianni Tirelli

  3. gianni tirelli scrive:

    A ME NON LO PUO’ DIRE!!!

    Lo può dire ai suoi colonnelli, ai suoi cortigiani e servi, ai direttori dei giornali, al presidente della Repubblica, a Bersani, a Vendola, a Casini, a destra e a manca, e prendere per il culo l’Italia e il mondo intero, ma a me, al sottoscritto Gianni Tirelli, non lo può dire!
    Mi ha dato del coglione (per non averla votata), dello sporco comunista, dello sporcaccione che non si lava – ha chiamato porco, il Dio in cui credo, definito i giudici, brigatisti rossi, dichiarato che “il fascismo è stato meno odioso di questa burocrazia togata” delegittimando, così, le istituzioni che mi rappresentano come cittadino. Ha trasformato il parlamento in un mercato delle vacche – ha sottoscritto pubblicamente un contratto con gli italiani che non ha mai rispettato e per tanto dovrebbe essere citato in giudizio per inadempienza contrattuale, mistificazione, raggiro e abuso di potere.
    A me, dunque, non può dire che il denaro versato sul conto di Giampi Tarantini è un gesto, uno slancio di una generosità connaturata, alla quale, un profondo sentimento di carità cristiana, gli impedisce di sottrarsi! No! E’ una presa per il culo inaccettabile!

    Lo può dire a Papa Ratzinger, ma a me, Gianni Tirelli, no!
    Solo una gran “faccia di merda”, può permettersi dichiarazioni del genere, ma non il Presidente del Consiglio di uno stato libero, laico e democratico!

    I nostri figli non possono davvero credere che, pagare delle puttane e congiunti magnaccia (un tempo parrucchieri e giornalisti), abbia qualcosa a che vedere con il sentimento di solidarietà! Questa è infamia! Messaggio negativo e destabilizzante di una gravità spaziale! ! Una presa per il culo inaccettabile!
    Lo può dire a Emilio Fede e Lele Mora, ma a me, Gianni Tirelli, no!
    Solo una gran “faccia di merda”, può permettersi interpretazioni del genere, ma non il Presidente del Consiglio di uno stato libero, laico e democratico!

    Non può dire che la signorina Ruby (prostituta riconosciuta) ha mentito sulla sua vera età e sulla presunta parentela con Mubarak! Una delle farse più rivoltanti e grottesche che un parlamento abbia potuto ospitare in periodo di pace!
    (Trecentoquattordici deputati, hanno ritenuta legittima la richiesta di sollevare davanti alla corte costituzionale un conflitto di attribuzione nei confronti dell’autorità giudiziaria, per spostare il processo “Ruby” dal tribunale di Milano al tribunale dei ministri, sulla base di una grottesca motivazione che ha ridicolizzato l’intero paese agli occhi del mondo).

    Lo può dire all’amico Putin, ma a me, Gianni Tirelli, no!! ! E’ una presa per il culo inaccettabile!
    Solo una gran “faccia di merda”, può permettersi dichiarazioni del genere, ma non il Presidente del Consiglio di uno stato libero, laico e democratico.

    Non può dire che il mafioso Vittorio Mangano è un eroe, e lo spacciatore di droga, pappone e cornuto, Giampi Tarantini, un amico in difficoltà finanziarie che non ha esitato ad aiutare, spinto da un’irrefrenabile pulsione francescana!
    Lo può dire a Marcello Dell’Utri, ma a me, Gianni Tirelli, no!! ! E’ una presa per il culo inaccettabile!
    Solo una gran “faccia di merda”, può permettersi tali dichiarazioni, ma non il Presidente del Consiglio di uno stato libero, laico e democratico.

    Il mio professore di religione (se la memoria non mi tradisce!!) ci insegnava ad amare e soccorrere i poveri, i diseredati, i derelitti, gli ammalati, gli affamati e gli assetati; gli ultimi, insomma che, per diritto, avrebbero presenziato al cospetto di Dio, in prima fila – ma non rammento che, fra le categorie sopra citate, ci fosse anche quella delle zoccole e dei loro protettori e mecenati, dei mafiosi e degli spacciatori cornuti, dei ladri e dei corruttori, degli infami e dei traditori, dei “falsari di parola” e degli imprenditori evasori.

    Questo lo può fare credere alla Marcegaglia e a Bonanni, ma me, no! E’ una presa per il culo inaccettabile!
    Solo una gran “faccia di merda”, può permettersi mistificazioni del genere, ma non il Presidente del Consiglio di uno stato libero, laico e democratico.

    Gianni Tirelli

  4. gianni tirelli scrive:

    LA FOLLIA ALLO STATO PURO

    “Al metodo di insegnamento pedagogico, didattico e socio-culturale di Maria Montessori che maturava l’imprinting, deputato a modellare, formare e plasmare, la personalità e il carattere delle nuove generazioni, abbiamo sostituito il metodo Maria De Filippi”.

    L’informazione ci dice che, oltre il cinquanta per cento degli uomini sopra i quarant’anni hanno problemi di erezione. Io conosco ragazzi (e non uno) che soffrono di questa sempre più virulenta patologia. La pubblicità televisiva invita a consultare il proprio medico che, di prassi, prescriverà dei farmaci dalle controindicazioni inquietanti. Di contro, la becera propaganda televisiva, sponsorizza creme rassodanti e rimodellanti all’ossigeno attivo con l’aggiunta di sali dell’Himalaya o, snellenti, da applicare la notte durante il sonno che, assicurano, produrranno (per i maschietti indolenti), risultati sorprendenti, previa rimborso. Menzogne industriali legalizzate e follia allo stato puro!!
    La perdita della libido e della fertilità, sono la logica conseguenza di una qualità della vita a caduta libera. La moderna alimentazione, contraffata e adulterata è priva di ogni naturale fattore nutritivo, rigenerante e psicotropo, in sostituzione dei quali, sono stati aggiunti elementi dopanti, coloranti, conservanti, aromi, sintetici e cancerogeni. Tutti questi intrugli diabolici, misti a stress, problemi psichici, neurologici e inquinamento, si accaniscono sulle naturali e necessarie funzioni fisiologiche, fino ad azzerarle. Assenza di consapevolezza e dei necessari parametri di discernimento, spingono gli individui a disertare ogni oggettiva capacità di scelta personale, delegando così, al Sistema, ogni loro responsabilità, etica e morale e precludendo, in seguito, la possibilità a qualsiasi oggettivo vantaggio, pratico, pragmatico e culturale.
    Il valore supremo e vivificante della “diversita” (che è l’essenza stessa delle ragioni della vita), è stato, di fatto, soppiantato e soppresso da un’opera di omologazione mentale che non trova precedenti nella storia dell’umanità. Non rendersi conto di questa realtà sostanziale e lapalissiana, che ci uniforma (in una sorta di appiattimento verso il basso), alle tendenze dominanti, propagandate e sdoganate, come opportune, dal Sistema Relativista, la dice lunga sullo stato di narcolessia prodotto negli individui. Siamo, tutti quanti, l’effetto di un’esperimento perverso di clonazione di massa e di lavaggio del cervello, risultato di una speciale e inedita forma di schiavitù che, per un assurdo contrasto logico, ci porta a ritenerci liberi. L’omologazione dei comportamenti e dei modi, in un unico pensiero dominante, tende a raggruppare tutte le identità, in una sola, rendendo superflue, nulle e dissonanti, tutte le altre. Un tempo, la diversità, era Regina di creatività, di tradizione, di storia, di cultura, di immaginazione e di sapere e, ogni essere umano, rappresentava, per unicità, una delle infinite tessere che andavano a comporre l’immagine trascendente di quell’immenso e misterioso puzle, icona del mistero infinito.
    I fabbri del passato, per capirci, modellavano e personalizzavano i loro strumenti di lavoro (tenaglie, pinze, martelli, incudini, ecc) a seconda delle loro necessità, della tencica, della forza e della corporatura. Il prodotto della loro fatica, era unico, benedetto e irripetibile.
    Sarti, calzolai, tessitori, tintori, muratori, pittori e scultori, fino al più stupido garzone di bottega, erano gli artefici di quel mondo magico e profumato che risplendeva di diversità e dissetava i bisogni dell’anima.
    Cosa è rimasto, oggi, di quel mondo che, con perfetto sincronismo, scandiva le pulsioni e le ragioni di ogni cuore, sospinto dall’armonia danzante dello spirito divino?
    L’uomo di quest’ epoca bastarda, non è che la ripetizione in serie, di una eccezzionale stupidità, assunta a regola comportamentale. E’ sempre più simile, a quell’infinita serie di tecnologie, ludiche e infantili, con le quali, in forma psicotica, si rapporta con allarmante quotidianità, alimentandone dipendenza, tossicità e spirito di emulazione.
    Questo processo di disumanizzazione e di snaturamento, ha avuto inizio alcuni decenni dopo la rivoluzione industriale per attestarsi, in seguito (in un tempo eccezionalmente breve e con un’accelerazione impressionante), in omologazione meccanica. Mai, nella storia del mondo, si era prodotta una tale mutazione degenerativa e in un lasso di tempo così breve.
    La vita degli individui, oggi, non ha più alcun valore. Il loro livello di comprensione, di soluzione, la capacità mnemonica e organizzativa, sono tutte variabili, infinitamente al di sotto, delle normali funzioni delle macchine. Quest’uomo, così com’è, non serve più a nulla. Non è di alcuna utilità, ne a questo mondo, ne a se stesso. Roba da rottamare!
    Queste, sono le vere ragioni che hanno innescato il processo (ormai alla fine), di omologazione globale, che ci porterà dritti verso l’estinzione dell’umanità.
    La mia, non è una tesi pessimista o un’ipotesi catastrofista, ma la proiezione logica, consapevole e scentifica della somma di dati incontrovertibili e inconfutabili.
    Se non siamo i grado di percepire il mondo, al di fuori delle nostre esperienze personali, liberandoci da filtri e pregiudizi che ci precludono una analisi oggettiva e disincantata del nostro presente e, più in generale, il significato stesso della vita, non potremo mai misurarci ad armi pari con le forze del male, ne intravedere l’ombra di un futuro.

    Nel frattempo, la solita banda di scienziati e ricercatori, al soldo del potere economico, ci parlano di una cellula virtuale in grado di riprodursi, e di un fantascientifico acceleratore di particelle capace di generare, in un laboratorio (della lunghezza di 27 km alla profondità di cento metri e dai costi incommensurabili), le cause relative all’origine dell’universo. L’oramai famoso “bosone” in maniera irriverente e blasfema, viene confidenzialmente chiamato, la “particella di Dio”. Quale futuro possiamo mai intravedere per i nostri giovani, quando una montagna di menzogne e di paure sommerge e soffoca ogni loro speranza, personalismo e capacità critica?
    Al metodo di insegnamento pedagogico, didattico e socio-culturale di Maria Montessori che maturava l’imprinting, deputato a modellare, formare e plasmare, la personalità e il carattere delle nuove generazioni, abbiamo sostituito il metodo Maria De Filippi.
    Alle passeggiate nei boschi e alle gioiose scorribande, la casa del Grande Fratello – alle notti stellate, il chiuso malsano e maleodorante di discoteche intrise di volgarità e ignoranza – all’azione, il voyeurismo – alla manualità, il lassismo e, alle responsabilità individuali, un libretto di istruzioni edito dal Sistema Relativista, al quale ci atteniamo con scrupolosa ipocrisia e malafede.
    Siamo individui senza radici, destinati a soccombere, travolti dalla furia e dalla collera di quel Dio, che abbiamo voluto sfidare e ridicolizzare, profanando la sua Opera e violando i confini del suo imperscrutabile disegno celeste.

    Gianni Tirelli

Lascia un commento