Se vuoi diventare un uomo, e non essere una macchina, liberati dai tuoi genitori.
Io non posso definire cosa sia l’amore, perché non c’è definizione alcuna dell’amore. E’ una di quelle cose indefinibili come la nascita, la morte, Dio, la meditazione. E’ uno di questi “indefinibili“: non lo posso definire.
Il primo passo è liberarsi dai genitori. E con questo non intendo dire che devi mancare loro di rispetto, niente affatto. Io sarò l’ultima persona a dire questo. Non voglio neppure dire che devi liberarti di loro fisicamente: mi riferisco alle voci dei tuoi genitori che esistono dentro di te, al programma inserito in te, ai nastri registrati che porti in te.
Cancella tutto… e resterai semplicemente sorpreso, perché se ti liberi dai genitori presenti dentro di te, sei libero.Per la prima volta riuscirai a provare compassione per i tuoi genitori; altrimenti, non ti sarà mai possibile: avrai sempre dei risentimenti. Tutti hanno risentimenti verso i propri genitori.
Come puoi non essere risentito con tutto il male che ti hanno fatto, sebbene ne fossero inconsapevoli? Desideravano il tuo bene, hanno cercato di fare di tutto per il tuo benessere… ma cosa potevano farci? Il semplice desiderio, non basta; il semplice avere buone intenzioni, non fa accadere nulla.
Certo, è vero, essi hanno fatto del loro meglio… non c’è dubbio che ogni genitore desideri che il bambino abbia tutte le gioie della vita. Ma cosa ci può fare? Egli stesso non ha mai conosciuto gioia alcuna. E’ un automa, e consciamente o inconsciamente, volontariamente o involontariamente, creerà un’atmosfera in cui il bambino, prima o poi, si trasformerà a sua volta in un automa.
Se vuoi diventare un uomo, e non essere una macchina, liberati dai tuoi genitori. E dovrai stare attento: è un compito duro, un lavoro arduo; non può essere fatto istantaneamente. Dovrai stare attentissimo al tuo comportamento: osserva quando tua madre è presente, quando entra in funzione attraverso di te… ferma questo processo, allontanati. Fai qualcosa di assolutamente nuovo, qualcosa che tua madre non avrebbe mai neppure concepito.
Ad esempio, il tuo ragazzo sta guardando un’altra donna con un notevole sguardo di apprezzamento. Osserva subito ciò che stai facendo: stai ripetendo ciò che tua madre avrebbe fatto in questo caso, se fosse stato tuo padre a guardare un’altra donna apprezzandola?
Se lo fai, non saprai mai cosa sia l’amore, continuerai semplicemente a ripetere una trama già scritta. Si tratterà dello stesso atto, recitato ancora e di nuovo, da attori diversi. Non essere un imitatore, escine fuori! Fai qualcosa di nuovo. Fai qualcosa che tua madre non avrebbe mai neppure potuto concepire. Fai qualcosa di nuovo, che tuo padre non avrebbe mai neppure potuto concepire.
Questa novità deve essere introdotta nel tuo essere; solo così il tuo amore inizierà a fluire.
Tratto da: Vivere, amare, ridere Ed.NSC – Osho