Alcune letture interessanti (di fine 2011)

Dai, su … che tra pochi giorni il nostro Grande Sole riprenderà a risalire e le giornate ad allungarsi….

Per Ciò… offro con vero piacere, a tutti voi che passate di qui, i miei più sinceri Auguri di Buona “Rinascita” e Gioiosi Festeggiamenti.

Di seguito trovate alcune storie che ho trovato interessanti.

Orsa Bianca

“… Nonostante fossi solo una bambina, mi sentivo incredibilmente felice e fortunata. A primavera, è successo un paio di volte che questa gioia traboccasse, correvo da mia madre piangendo di gioia. Non mi è mai più successo in seguito….”
http://decrescitafelice.it/content/orsa-bianca

Quando il popolo sconfigge l’economia globale

… Oggi vogliamo raccontarvi una storia, il perché lo si capirà dopo. Di quelle storie che nessuno racconta a gran voce, che vengono piuttosto sussurrate di bocca in orecchio, al massimo narrate davanti ad una tavola imbandita o inviate per e-mail ai propri amici. È la storia di una delle nazioni più ricche al mondo, che ha affrontato la crisi peggiore mai piombata addosso ad un paese industrializzato e ne è uscita nel migliore dei modi.

L’hanno definita una ‘rivoluzione silenziosa’ quella che ha portato l’Islanda alla riappropriazione dei propri diritti. Sconfitti gli interessi economici di Inghilterra ed Olanda e le pressioni dell’intero sistema finanziario internazionale, gli islandesi hanno nazionalizzato le banche e avviato un processo di democrazia diretta e partecipata che ha portato a stilare una nuova Costituzione.

Il pomodoro … “Angelico”

… Questo pomodoro era esposto nello stand dei Prodotti Brenneman. Vicky Brenneman l’ha tagliato a metà ed ecco che cosa ha trovato al suo interno! Colpita e commossa, l’ha messo in esposizione affinché tutti potessero vedere questa cosa straordinaria!
http://www.lightworker.it/angel_tomato.html

C’è qualcuno ???

…. Viviamo in un ambito rovesciato rispetto al suo valore complementare rappresentato dalla legge d’ottava. Togliamoci dalla mente l’idea della dannazione, del controllo fine a se stesso, della paura senza limiti e senza senso. Via questa sensazione di frustrazione, di auto svalutazione, di auto distruzione della propria capacità a tutto tondo.

Noi siamo dei gioielli sui quali si è depositata talmente tanta polvere da renderci irriconoscibili persino a noi stessi. Ci guardiamo allo specchio e vediamo una pallida immagine di quello che siamo in potenziale. Guardiamo gli altri in termini sbagliati. Gli altri ci riflettono. Riflettono solo noi. Guardiamo gli altri e non vediamo quello che dovremmo vedere, filtriamo l’osservazione tramite l’irretimento dei sensi dominati dalla paura.

Giudichiamo senza pause, vinti come siamo dalla natura Antisistemica del ‘luogo’, che abbiamo provveduto a caricare di queste valenza. Che altro?

Ci alziamo dai nostri letti infausti, collocati in case disarmoniche. Ci vestiamo con abiti sintetici che alimentano e conservano la disarmonia elettrica del nostro corpo e calziamo scarpe ‘comode’ in gomma che non ci permettono di scaricare a terra quel surplus d’energia che ci disarmonizza.

Facciamo colazione con alimenti poveri d’energia, controllati all’origine, trasportati in maniera non consapevole, stoccati in qualche modo anche sopra a nodi patogeni, e beviamo liquidi ammorbati per gli stessi motivi e magari imbottigliati in un materiale morto come la plastica.

Usciamo di casa trafelati e ci gettiamo nel caos cittadino, sempre più stressati e sempre in ritardo, lasciando sempre da parte quello che vorremmo fare secondo passione. Al lavoro trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, ossia in un luogo che molto spesso detestiamo e coloro che non lo detestano o sono dei fortunati o semplicemente sono talmente coesi all’Antisistema da esserne stati fagocitati in maniera oltremodo pesante.

Quando ci ammaliamo pensiamo che sia per un batterio o per una causa fisica e per questo non esitiamo a ricorrere a rimedi allopatici che iniziano un processo di ‘abbonamento’ alla salute. Diventiamo malati cronici e sempre disponibili a versare buona parte del ‘guadagnato’ alla stessa fonte che si alimenta di noi.

A scuola c’imbattiamo in un modello che sfianca nel tempo e che contribuisce a svuotare da dentro le passioni più sincere che abbiamo quando non siamo ancora presi nel vortice ‘educazionale’.

A pranzo ci si alimenta in maniera convulsa secondo i dogmi della dietetica e di quello che siamo convinti di sapere. Risultato: la società è sempre più pesante ma vuota – un vero e proprio paradosso.

A casa, la televisione ammorba in continuazione il punto prospettico naturale che ci identifica nel luogo dimensionale 3d. Lo zucchero ‘addolcisce’ tutta questa amarezza senza senso che sentiamo, ma lo zucchero è un alimento morto che contribuisce a staccare da Sé. Così come tutto quello che sappiamo essere quel modello di alimentazione tradizionale tanto esaltato come principio di virtù dei vecchi tempi.

Latte di mucca, cioccolato, formaggi, carne, alcolici, zucchero, farine 00, etc. Tutto ciò disegna un modello illusorio di salute e di benessere. L’alpino che vive in montagna, o il contadino, che si nutrono in questa maniera vengono presi come modello di salute. La loro immagine è effettivamente sana, ma loro vivono in contesti diversi da quelli cittadini.
….
http://sacroprofanosacro.blogspot.com/2011/11/non-ce-trucco-non-ce-inganno-ce.html

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