Ho trovato un altro Blog che racconta di cose “interessanti”…
… di seguito due recenti articoli
Viviamo ormai in un perenne stato di attesa. Aspettiamo l’autobus, aspettiamo una telefonata. Aspettiamo la fine della giornata lavorativa, aspettiamo che nostro figlio cresca per poter andare in vacanza. Aspettiamo.
Curarsi di vivere intensamente gli attimi presenti è un’emozione che abbiamo dimenticato. Non sappiamo neanche vagamente quali emozioni saremmo in grado di provare se solo sapessimo godere totalmente dell’attimo che viviamo, del presente che è. (continua)
Come si possono controllare le masse in un paese democratico?
Certamente vanno limitati i dissensi da parte della popolazione. Ciò avviene principalmente tramite i canali di informazione ma soprattutto nei singoli deve essere stimolata e favorita una certa paura nel dissentire, non devono sentirsi sereni nell’esprimere il proprio dissenso.
C’è una forte differenza tra quello che i media propongono e la paura che viene avvertita dalla massa: infatti il leader che vuole controllare la popolazione si erigerà sempre a paladino della libertà e del confronto. Ma abbiamo visto che tramite le tecniche di controllo si instaurano dei meccanismi per cui il cittadino non ha la serenità, e si sentirà sempre più sicuro nel seguire il branco, perché tutto quello che va contro l’ideologia del regime non viene diffuso in massa e quindi è visto come “diverso” da quello che è il senso comune.
Sarà richiesto un certo sforzo, addirittura un fastidio, per uscire dagli schemi abituali della massa, e il mettersi in gioco diventa così una difficoltà che il singolo non si sente di affrontare. (continua)
Buona lettura a tutti!