La disobbedienza civile diviene un dovere sacro quando lo Stato diviene dispotico o, il che e’ la stessa cosa, corrotto.
E un cittadino che scende a patti con un simile Stato e’ partecipe della sua corruzione e del suo dispotismo.
E’ possibile domandarsi se e’ corretto ricorrere alla disobbedienza civile rispetto a questa o quella disposizione o a questa o quella legge; e’ lecito raccomandare ponderazione e prudenza. Ma il diritto in se’ non puo’ essere messo in discussione.
E’ un diritto naturale a cui non si puo’ rinunciare senza rinunciare al rispetto di se stessi.
Da M.K. Gandhi ai lettori di “Young India”, 1922.
Tratto da “Sulla violenza”, Linea d’ ombra edizioni