“Se cado, L’Europa sarà Invasa”

Questa l’ultima “minaccia” del Raiss Libico: “Se cado, L’Europa sarà Invasa“.

Ma siamo sicuri che è una “minaccia”? e soprattutto: qual’è il pericolo che l’Europa corre se veniamo “Invasi” dall’onda che proviene dal Nord Africana? di quale “onda” hanno paura la Classe Dominante, esattamente?

Il pericolo maggiore che gli Stati Europei stanno correndo è di essere “Invasi” da un ondata di Libertà, di senso di Ribellione ai Tiranni più o meno camuffati in Democrazia, di voglia di affermare “Adesso Basta“. Di questo hanno paura i nostri Governanti, e soprattutto i Governanti Americani, non possono permettersi che questo accada, che noi si scopra che esiste anche un altro modo di vivere sulla Terra.

Non possono permettersi che i Popoli, mantenuti assopiti da diversi strumenti da loro ideati e controllati, smettano di credere di essere liberi e si accorgano che la “libertà” che è stata costruita loro attorno, venga vista per quello che è: Orrore, Morte, Sottomissione dei deboli, Falsità, Non Detto, Futilità, Privazione di Naturalezza, soppressione dell’Amore.

Quello che sta accadendo in questo periodo in Nord Africa è qualcosa di molto importante per l’evoluzione dell’umanità. Sembra strano raccontarla in questo modo proprio perché è esattamente l’opposto di quanto ci raccontano gli strumenti controllati dalla Classe Dominante. E proprio per questo è sicuramente verosimile.

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Una risposta a “Se cado, L’Europa sarà Invasa”

  1. gianni tirelli scrive:

    UN’UMANITA’ PRODOTTA IN SERIE
    L’informazione ci dice che, oltre il cinquanta per cento degli uomini sopra i quarant’anni hanno problemi di erezione. Io conosco ragazzi (e non uno) che soffrono di questa sempre più virulenta patologia. La pubblicità televisiva invita a consultare il proprio medico che, di prassi, prescriverà dei farmaci dalle controindicazioni inquietanti. Di contro, la becera propaganda televisiva, sponsorizza creme rassodanti e rimodellanti all’ossigeno attivo con l’aggiunta di sali dell’Himalaya o, snellenti, da applicare la notte durante il sonno che, assicurano, siano in grado di produrre (per i maschietti indolenti), risultati sorprendenti, previa rimborso. Menzogne industriali legalizzate e follia allo stato puro!!
    La perdita della libido e della fertilità, sono la logica conseguenza di una qualità della vita a caduta libera. La moderna alimentazione, contraffatta e adulterata, è priva di ogni naturale fattore nutritivo, rigenerante e psicotropo, in sostituzione dei quali, sono stati aggiunti elementi dopanti, coloranti, conservanti, aromi, sintetici e cancerogeni. Tutti questi intrugli diabolici, misti allo stress, problemi psichici, neurologici e inquinamento, si accaniscono sulle naturali e necessarie funzioni fisiologiche, fino ad azzerarle. Assenza di consapevolezza e dei necessari parametri di discernimento, spingono gli individui a disertare ogni oggettiva capacità di scelta personale, delegando così, al Sistema, ogni loro responsabilità, etica e morale e, precludendo in seguito, la possibilità a qualsiasi oggettivo vantaggio, pratico, pragmatico e culturale.

    Il valore supremo e vivificante della “diversità” (che è l’essenza stessa delle ragioni, della vita), è stato, di fatto, soppiantato e soppresso da un’opera di omologazione mentale che non trova precedenti nella storia dell’umanità. Non rendersi conto di questa realtà sostanziale e lapalissiana, (che ci uniforma in una sorta di appiattimento verso il basso, alle tendenze dominanti, propagandate e sdoganate, come opportune, dal Sistema Relativista), la dice lunga sullo stato di narcolessia prodotto negli individui. Siamo, tutti quanti, l’effetto di un diabolico, esperimento di clonazione di massa e di lavaggio del cervello, risultato di una speciale e inedita forma di schiavitù che, per un assurdo contrasto logico, ci porta a ritenerci liberi. L’omologazione dei comportamenti e dei modi, in un unico pensiero dominante, tende a raggruppare tutte le identità in una sola, rendendo superflue, nulle e dissonanti, tutte le altre.
    Un tempo, la diversità, era Regina di creatività, di tradizione, di storia, di cultura, di immaginazione e di sapere e, ogni essere umano, rappresentava, per unicità, una delle infinite tessere che andavano a comporre l’immagine trascendente di quell’immenso e misterioso puzzle, icona del mistero infinito.
    I fabbri del passato, per capirci, modellavano e personalizzavano i loro strumenti di lavoro (tenaglie, pinze, martelli, incudini, ecc) a seconda, delle loro necessità, della tecnica, della forza e della corporatura. Il prodotto della loro fatica, era unico, benedetto e irrepetibile.
    Sarti, calzolai, tessitori, tintori, muratori, pittori e scultori, fino al più stupido garzone di bottega, erano gli artefici di quel mondo magico e profumato che risplendeva di diversità e dissetava i bisogni dell’anima. E’ del resto singolare il fatto che, il liberismo, visto il contrasto logico (e diversamente dai suoi obiettivi), sia stato in grado, più di ogni altro regime comunista massimalista, di concepire, pianificare e mettere in atto un’opera di omologazione e di appiattimento culturale, unica nella storia dell’uomo.

    Che cosa è rimasto, oggi, di quel mondo che, con perfetto sincronismo, scandiva le pulsioni e le ragioni di ogni cuore, sospinto dall’armonia danzante dello spirito divino?
    L’uomo di quest’epoca bastarda, non è che la ripetizione in serie, di una eccezionale stupidità, assunta a regola comportamentale. E’ sempre più simile a tutta quell’infinita varietà di tecnologie, ludiche e infantili, con le quali, in forma psicotica, si rapporta con allarmante quotidianità, alimentandone la dipendenza, la tossicità e lo spirito di emulazione.
    Questo processo di disumanizzazione e di snaturamento, ha avuto inizio alcuni decenni dopo la rivoluzione industriale per attestarsi, in seguito (in un tempo eccezionalmente breve e con un’accelerazione impressionante), in omologazione meccanica. Mai, nella storia del mondo, si era prodotta una tale mutazione degenerativa e, in un arco di tempo così corto.
    Oggi, la vita degli individui, non ha più alcun valore. Il loro livello, di comprensione, apprendimento, di soluzione, la capacità mnemonica e organizzativa, sono tutte variabili, infinitamente al di sotto, delle normali funzioni delle macchine tecnologiche. Quest’uomo, così com’è, non serve più a nulla – non è di alcuna utilità, ne a questo mondo, ne a se stesso. Roba da rottamare! Un qualsiasi “server” è più prezioso della vita di un uomo! E’ dunque, questo, il sogno di libertà e benessere, a cui tanto aspiravamo? Ci siamo ridotti al rango di schiavi e servi della nostra cazzonaggine e inettitudine.
    Abbiamo innescato un processo (ormai alla fine), di omologazione globale, che ci porterà dritti verso l’estinzione dell’umanità.
    La mia, non è una tesi pessimistica o un’ipotesi catastrofista, ma la proiezione logica, consapevole e scientifica della somma di dati incontrovertibili e inconfutabili, che ci confermano, drammaticamente, la fine di un’epoca.

    Nel frattempo, la solita banda di scienziati e ricercatori, al soldo del potere economico, ci parlano di una cellula virtuale in grado di riprodursi, e di un fantascientifico acceleratore di particelle capace di generare, in un laboratorio (della lunghezza di 27 km alla profondità di cento metri e dai costi incommensurabili), le cause relative all’origine dell’universo. L’oramai famoso “bosone” in maniera irriverente e blasfema, viene confidenzialmente chiamato, la “particella di Dio”. Quale futuro possiamo mai intravedere per i nostri giovani, quando una montagna di menzogne, di paure e di vanità, sommerge e soffoca ogni loro speranza, personalismo e capacità critica?
    Al metodo di insegnamento pedagogico, didattico e socio-culturale di Maria Montessori che maturava l’imprinting, deputato a modellare, formare e plasmare, la personalità e il carattere delle nuove generazioni, abbiamo sostituito il metodo Maria De Filippi.
    Alle passeggiate nei boschi e alle gioiose scorribande, la casa del Grande Fratello – alle notti stellate, il chiuso malsano e maleodorante di discoteche intrise di volgarità e ignoranza – all’azione, il voyeurismo – alla manualità, il lassismo e, alle responsabilità individuali, un libretto di istruzioni edito dal Sistema Relativista, al quale ci atteniamo con scrupolosa ipocrisia e malafede.
    Siamo individui senza radici, destinati a soccombere, travolti dalla furia e dalla collera di quel Dio, che abbiamo voluto sfidare e ridicolizzare, profanando la sua Opera e violando i confini del suo imperscrutabile disegno celeste.

    Gianni Tirelli

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