Colpirne uno (Vittorio Arrigoni) per educarne cento

L’avete già sentita questa “regola”, vero? ebbene: funziona sempre, almeno questo è quello in cui Loro credono e sperano.

Ieri la “regola” è stata nuovamente “applicata” contro Vittorio Arrigoni, attivista umanitario italiano che si adopera(va) a denunciare, anche sul suo Blog Guerrilla Radio, i misfatti di Israele perpetrati contro la Palestina e i Palestinesi.

Se cercate su un motore di ricerca chi era Vittorio Arrigoni scoprirete di cosa si occupava e cosa ci faceva nella striscia di Gaza, ma soprattutto scoprirete perchè lo faceva.

Probabilmente ora, per evitare che si indaghi troppo sul questo “perché” inizieranno con la solita tititera “se l’era cercata”, “se ne fosse stato a casa sua” o “ma chi glielo faceva fare”. Ma cosa, dove  e perché “cercava” e “faceva” non lo diranno mai, non lo faranno mai capire al popolo.
Vittorio era un attivista umanitario dedito ad aiutare I palestinesi della striscia di Gaza, continuamente sottoposti alle angherie degli Israeliani e costretti a vivere in getti sottoposti a ferrei embarghi.

E allora urliamolo questo No!
No! … La vecchia regola “Colpirne 1 educarne 100”, non funzionerà sempre! Non funzionerà più!
Se siamo tutti informati (e non “educati”) quando ne “colpisci uno” te ne troverai Cento contro!
Non dobbiamo avere paura! … si deve lottare per NON avere paura, soprattutto non avere la paura di denunciare crimini e nefandezze contro l’umanità. Se non lo si fa, ci si rende complici di chi li ha fatti.

Bisogna dire No! a chi vuole nascondere i fatti e soprattutto i misfatti, dire No! a chi li vuole nascondere con l’assassinio di persone. No! a chi vuole spaventare chi desidera fare ciò che faceva Vittorio.

I misfatti vanno sempre denunciati, non è possibile ignorarli, nasconderli. Sono come pezzi di legno immersi nell’acqua: tendono sempre a venire a galla, e prima o poi lo faranno.  E se non li lasciamo emergere, l’unico modo che abbiamo per rimuoverli, produrranno altri danni, ancora più gravi e devastanti di quelli che li hanno generati.

Un caro saluto a Vittorio, e un abbraccio di conforto ai sui Cari.

Allego l’ultimo post scritto da Vittorio sul suo Blog.

4 palestinesi morti nei tunnel della sopravvivenza di Gaza.
13/04/2011

4 lavoratori sono morti ieri notte per via del crollo di uno dei tunnel scavati dai palestinesi sotto il confine di Rafah. Tramite i tunnel passano tutti i beni necessari che hanno permesso la sopravvivenza della popolazione di Gaza strangolata da 4 anni dal criminale assedio israeliano. Dai tunnel riescono a entrare nella Striscia beni principali quali alimenti, cemento, bestiame (vedi foto).

Anche gli ospedali della Striscia si approvvigionano dal mercato nero dei tunnel.

Dall’inizio dell’assedio a oggi più di 300 palestinesi sono morti al lavoro sotto terra per permettere ad una popolazione di quasi 2 milioni di persone di sfamarsi.

E’ una guerra invisibile per la sopravvivenza.

I nomi degli ultimi martiri sono: Abdel Halim e suo fratello Samir Abd al-Rahman Alhqra, 22 anni e 38 anni, Haitham Mostafa Mansour, 20 anni, e Abdel-Rahman Muhaisin 28 anni.

Restiamo Umani

Vik da Gaza city

 

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