Giuliana Conforto – I primi e gli ultimi

Un estratto dal Blog “stazioneceleste.it“. L’ho trovato interessante e così ho deciso di proporvelo.
Buona Lettura.

I “primi” occupano le pagine dei giornali, appaiono in TV, dicono di voler cambiare tutto, ma in modo tale da non cambiare niente. Devono conservare il sistema esistente, cioè gli enormi profitti dei pochi e la miseria dei tanti e, soprattutto, quella “realtà” sovranazionale che sovrasta tutti, il fondo monetario internazionale. I “primi” sono sordi alle esigenze del “cuore”, che non è il muscolo pompante sangue.

Gli “ultimi” sentono verità che giornali e media non osano trasmettere, verità comuni e simili anche se non sono dette. Gli “ultimi” sono pochi, ma non tanto pochi e dotati di qualità finora rare: sono i creativi; sanno creare attività e modi di vivere nuovi, soddisfare bisogni finora ignorati, ….. sono quelli liberi dai condizionamenti, dai compromessi e da una “cultura” che pretende di dividere tutto: il sacro dal profano, la vita privata da quella pubblica, lo spirito dalla materia… Sfidare la “conoscenza” è di certo più facile per gli “ultimi” che per i “primi”, perchè solo chi è libero ha il coraggio di affrontare il “nemico”, cioè la sua paura di vivere e anche quella di non avere più un “nemico”, al quale attribuire la “colpa”, contro cui lottare o di cui lamentarsi.

Gli “ultimi” hanno il coraggio di riconoscere le proprie responsabilità, di ammettere la verità; sono una discontinuità rispetto al passato, un “salto” di logica, di cultura e di modi di operare che i “primi” non saranno, con tutta probabilità, capaci di compiere, tranne rare eccezioni.

Tratto da “ I Primi e gli Ultimi“, di Giuliana Conforto

 

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