Perche il potere contrasta “l’energia libera”

Grazie a Perche il potere non vuole “l’energia libera”, scritto da Peter Lindemann e tradotto e pubblicato da Coriintempesta, ho riaperto poco fa il terzo dei tre libri “La Rivolta di Atlante“ di Ayn Rand (scritti negli anni ’50) al punto dove la Rand descrive il piccolo generatore elettrico (basato sulla free energy) che alimenta tutta la vallata e quale sia lo scopo per il quale sia stato costruito.

Nel racconto, per accedere al Generatore occorre pronunciare una frase specifica, la “chiave” per accedere alla “free energy”. In effetti, più che il suono delle parole, la “chiave di accesso” in questa metafora è la “convinzione” di quello che si dice, che poi è il concetto, il nocciolo dello splendido articolo di Peter Lindemann:

“La fonte di energia libera è dentro di noi. E’ l’eccitamento di esprimersi liberamente. E’ la nostra intuizione spiritualmente guidata che si esprime senza distrazione, intimidazione o manipolazione. E’ l’apertura del nostro cuore. Idealmente le tecnologie free energy sostengono una società giusta dove ognuno ha abbastanza cibo, vestiario, alloggio, autostima e il tempo libero per contemplare i significati più spirituali della vita.”

Proprio così: la Free Energy è disponibile in abbondanza ogni qualvolta si Apre il proprio Cuore per amare se stessi e “il prossimo tuo come te stesso” vivendo in sobrietà e condivisione disinteressata.

Nel libro la Rand descrive così lo scopo principale della macchine Free Energy:

“… Dagny pensava a questa centrale, grande la metà di un carro merci, che sostituiva le centrali elettriche del paese, le enormi agglomerati di acciaio, di carburante e di fatica. Pensava alla corrente che si irradiava da questo impianto, per rimuovere etti, chilogrammi e tonnellate di lavoro dalle spalle di quelli che l’avrebbero utilizzato, all’aggiunta di ore, giorni e anni di tempo libero alla loro vita, offrendo un momento in più per alzare la testa dal proprio compito e ammirare la luce del sole, o acquistate, con i soldi risparmiati dalla propria bolletta elettrica, un pacchetto supplementare di sigarette. Pensava all’ora tolta alla giornata lavorativa di ogni fabbrica che avrebbe utilizzato quella centrale, o al mese di viaggio in giro per il mondo usufruendo di un biglietto pagato con una giornata del proprio lavoro, su un treno azionato dall’energia di quel motore …..
Ma sapeva anche che non c’era alcun significato nei motori o nelle fabbriche o nei treni, che il loro unico significato era quello di essere al servizio dell’uomo per il godimento della sua vita, … la sua ammirazione esterrefatta difronte a questa conquista era diretta all’uomo da cui questa era scaturita, all’energia e alla visione radiosa e straordinaria che erano in lui, che aveva considerato la Terra come un luogo di gioia e divertimento e aver capito che il saper raggiungere la felicità era lo scopo, la sanzione e il senso principale della vita.”

Ha! dimenticavo … la frase da pronunciare per “accedere alla Free Energy” è:

“I swear by my life, and my love of it, that I will never live for the sake of another man nor ask another man to live for mine.”

Ossia:

“Giuro sulla mia vita, e il mio amore per essa, che non potrò mai vivere per il bene (la salvezza?) di un altro uomo, né chiedere ad un altro uomo di vivere per il mio bene (la mia salvezza?).”

 Bye.

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