La crisi e il momento in cui viviamo in poche parole

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Più semplice di così non credo sia possibile raccontarla:

Molti commentatori in gamba (non parlo di quelli che lavorano in TV) ci spiegano il trucchetto che usa il Draghi per prestare soldi finti alle banche. Portatemi in garanzia i debiti dei vostri stati e io vi presto denaro nuovo a buon prezzo.
Con la differenza tra gli interessi che pagate a me, molto bassi, e quelli che vi da il vostro stato a scadenza del suo debito, ci fate un sacco di grano e rimettete a posto i bilanci.Voi non potete fallire e i vostri stati rinnovano i debiti, lo spread scende e siamo tutti felici.

E vabbè, dice un ingenuo, ma che scemenza è? Per quale motivo Draghi si fida dei titoli di stato di nazioni con debiti stellari ed economie che vanno di merda? Sarà mica rincoglionito Draghi a fidarsi degli stati e delle loro economie in recessione che, invece di produrre ricchezza, la bruciano.

No cari miei, Draghi è tutto meno che rincoglionito. Qual’è il motivo per cui si può fidare di uno stato con l’economia a pezzi? Il motivo è che l’economia non è più indice di affidabilità come troppi si ostinano ancora a credere. Il motivo è che gli stati hanno il potere di schiavizzare i popoli portandogli via tutto quello che i cittadini riescono sempre più faticosamente a produrre e, soprattutto, tutto quello che hanno risparmiato in una vita di lavoro loro, dei loro padri e dei loro nonni.

Draghi sta semplicemente dando fiducia a una gigantesca Cosa Nostra che ha il monopolio delle armi e della violenza. Immaginatevi gli utili del traffico di droga ed estorsioni e moltiplicateli un miliardo di volte !!! Caspita voi non investireste in un’organizzazione che può tranquillamente prosciugare la ricchezza di tre o quattro generazioni che hanno vissuto e lavorato in quello che è stato il pezzo di mondo più ricco della Storia?

Ecco perché c’è da fidarsi dei BTP Italiani, Greci, Portoghesi o Spagnoli. C’è la garanzia della Storia passata e della forza pubblica presente a tranquillizzare il Draghi. C’è ancora tanta Storia da saccheggiare non illudiamoci, forse finirà prima il petrolio.

Tratto da “La Storia da saccheggiare” di Mauro Gargaglione
Contributor Riecho Economia e Libertà

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