Il laboratorio dell’Impero

Un paese dalle grandi tradizioni di lotta e rivoluzionarie precipitato nel baratro di una tragedia senza uguali al mondo. Una tragedia universalmente occultata perchè conoscere quello che succede in Messico significa avere la percezione di quanto gli Usa e l’Occidente preparano ai propri popoli e al Sud del Mondo, ma anche di come la Resistenza messicana eroicamente vi si oppone.

Si tratta di un avvertimento drammatico sulla confluenza tra crimine di regime, crimine imperiale e crimine organizzato, che utilizzano una finta guerra al narcotraffico, guidata da esperti del Pentagono, per militarizzare il paese e soffocare ogni fermento sociale, politico, culturale, fermenti che vedono in prima fila le donne.

20mila migranti uccisi ogni anno, sui 600mila che tentano dal Centroamerica e dal Messico di raggiungere gli Usa, 35mila civili innocenti uccisi da quando Felipe Calderon è presidente, migliaia di donne sterminate dai narcos e dalle forze “di sicurezza” nell’inferno di Ciudad Juarez e degli Stati di confine con gli Usa.
Una sovranità ceduta integralmente agli Usa e alle sue multinazionali dal lavoro schiavistico.

Un’anticipazione di quanto i vari Marchionne, Berlusconi e affini, il retroterra mafioso e la militarizzazione di La Russa e Maroni, vorrebbero per il nostro paese.
Un terribile campanello d’allarme, ma anche una lezione di dignità e di forza dei figli di Pancho Villa e Emiliano Zapata.

Di Fulvio GrimaldiMessico – Angeli e demoni nel laboratorio dell’Impero

 

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