Anche in Bolivia il popolo combatte per il NO!

E alla fine gli indigeni hanno Vinto!

L’autostrada voluta dalle multi-nazionali, che avrebbe dovuto attraversare la foresta amazzonica, non si farà.

Dopo gli ultimi giorni di forte tensione, il presidente boliviano Evo Morales ha annunciato la sua decisione di sospendere il progetto autostradale contro il quale, da circa un mese, protestavano i nativi.

Nei giorni scorsi ci sono stati diversi scontri tra la polizia locale e gli indigeni che si opponevano alla costruzione dell’autostrada e alla inevitabile distruzione di una parte della foresta amazzonica.

In passato, nel 2000, i movimenti sociali boliviani di Cochabamba diedero vita a proteste popolari costringendo la dittatura di Hugo Banzer a bloccare la privatizzazione dell’acqua. Ora questi movimenti popolari accusano il governo di aver tradito l’impegno di protezione delle risorse naturali boliviane e di salvaguardia dei diritti della Pachamama (Madre terra) inseriti nella nuova costituzione del 2009.

Per approfondimenti:

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Recensione “Dal Fascio Allo Sfascio” di Antonella Randazzo

Per capire cosa stia accadendo oggi in Italia e agire nel modo più idoneo e indipendente per uscirne nel migliore dei modi possibili, è necessario conoscere la storia d’Italia degli ultimi anni, accedendo anche e soprattutto a libri e opinioni non ufficiali.
Attenersi esclusivamente a quanto affermato o riportato da Giornali, TV, Settimanali e Libri, controllati da un manipolo ristretto di persone, non garantisce che  la formazione della propria opinione sia il più possibile aderente alla realtà e priva di condizionamenti.

Questo è il motivo per cui ho scelto di procurarmi e leggere “Dal Fascio Allo Sfascio” di Antonella Randazzo. Un libro che racconta, senza peli sulla lingua e libero da dettami di partito, la Storia d’Italia, mirando a dare una panoramica chiara e semplice di quello che gli italiani hanno vissuto dall’avvento del fascismo fino all’epoca attuale, dal punto di vista sociale, politico, economico e finanziario.

L’obiettivo che si prefigge l’autrice è quello di andare oltre la propaganda, trovando gli elementi che determinano i fatti dei nostri giorni e i potenziali metodi per uscirne.

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Dalla cima alla base della Piramide

Nomi e cognomi di chi sta sopra (essi) e chi sta sotto (noi).

Un riassunto chiaro e sintetico di come stanno le cose al giorno d’oggi nel mondo.
Non che questo mi preoccupi più di tanto, tuttavia è meglio che queste cose si sappiano, per evitare che il nascosto, il non detto, producano ulteriori danni.

Quantomeno questo scenario è coerente con gli accadimenti degli ultimi secoli, e in particolar modo dei tempi moderni.

Eccone un estratto:

I proprietari del mondo, capi del Governo Mondiale Invisibile, come banchieri, finanzieri, petrolieri sono, anche, proprietari dei media che formano i grandi monopoli, come FOX, CNN, NBC, ABC, CBS, BBC, delle agenzie transnazionali di stampa, tra cui, l’UPI, AP, Reuteres, AFP che vengono gestiti, anche con capitali ebraici, sono comproprietari di studi immensi studi cinematografici o dei giornali come il New York Times, Washington Post e molti altri. Il mini impero di Murdoch paragonato ad altri, serve molto bene agli interessi conservatori dei proprietari della terra.

Tutti sono specializzati nell’uso di strategie per distrarre la popolazione con i tabloid, con scadenti programmi televisivi caratterizzati da superficialità, per offrire prodotti tecnologici di breve durata, reality show e cartoni animati violenti che mettono in ridicolo i valori fondamentali della famiglia o sottovalutano i valori fondamentali dell’umanesimo universale, inoltre, con la diffusione di notizie violente di aggressioni belliche che sono trasmesse dal vivo in diretta per dimostrare il “potere invincibile” delle forze imperiali o diffondono omicidi e crimini che riempiono la cronaca nera e che finiscono per distruggere a poco a poco la fiducia nel futuro, impedire l’unione, la solidarietà e la fraternità tra le persone e con le loro tecniche manipolatrici, cercano d’impedire una rivolta popolare in tutto il mondo.

Tratto da qui: Il Governo Mondiale Invisibile

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Spiego Alcune Cose

GuernicaDomanderete: e dove sono i lillà?
E la metafisica coperta di papaveri?
E la pioggia che spesso percuoteva
le sue parole riempiendole di pertugi e di uccelli?

Tutto ciò che mi accade vi dirò. Continua a leggere

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Dalla parte del toro

Io sto dalla parte del toro, non è lui (il toro) che chiede di essere rinchiuso in una arena per essere sfidato da un altro animale molto più piccolo di lui, ma molto più “bastardo”.

Quindi se qualche volta è il toro ad avere la meglio … pace all’anima dell’altro animale.

Matador te la prendi con me, ma stavolta sono io che prendo te.
Non c’è più via d’uscita, è finita, amico, devi perdere.
Rinfodera la spada perchè è il tuo sangue quello nella polvere.
Senti i paganti sugli spalti, in tanti sono …
dalla parte del toro… olè


 

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Voi potete fare la differenza

Guerra, terrorismo, controllo, invasione, insicurezza, stranieri, difesa, militari, “la paura”, pericolo, chiusura, censura.

Nessuna di queste parole è presente nel discorso che il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg ha tenuto davanti al municipio di Oslo, nel corso della manifestazione organizzata per ricordare i 76 morti dell’isola di Utøya e della città.

Il giornale più letto in Norvegia, l’Aftenposten, ha definito il discorso di Stoltenberg il più importante mai pronunciato nel paese dalla fine della Seconda guerra mondiale.

Miei cari,
che spettacolo!
Mi trovo faccia a faccia con la volontà del popolo.
Voi siete la volontà del popolo.
Migliaia e migliaia di norvegesi – a Oslo e in tutto il paese – fanno la stessa cosa stasera.
Occupano le strade, le piazze, gli spazio pubblici con lo stesso messaggio di sfida: abbiamo il cuore a pezzi, ma non ci arrendiamo.
Con queste fiaccole e queste rose mandiamo al mondo un messaggio: non permetteremo alla paura di piegarci, e non permetteremo alla paura della paura di farci tacere.

Il mare di gente che vedo oggi davanti a me e il calore Continua a leggere

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Giuliana Conforto – I primi e gli ultimi

Un estratto dal Blog “stazioneceleste.it“. L’ho trovato interessante e così ho deciso di proporvelo.
Buona Lettura.

I “primi” occupano le pagine dei giornali, appaiono in TV, dicono di voler cambiare tutto, ma in modo tale da non cambiare niente. Devono conservare il sistema esistente, cioè gli enormi profitti dei pochi e la miseria dei tanti e, soprattutto, quella “realtà” sovranazionale che sovrasta tutti, il fondo monetario internazionale. I “primi” sono sordi alle esigenze del “cuore”, che non è il muscolo pompante sangue.

Gli “ultimi” sentono verità che giornali e media non osano trasmettere, verità comuni e simili anche se non sono dette. Gli “ultimi” sono pochi, ma non tanto pochi e dotati di qualità finora rare: sono i creativi; sanno creare attività e modi di vivere nuovi, soddisfare bisogni finora ignorati, ….. sono quelli liberi dai condizionamenti, dai compromessi e da una “cultura” che pretende di dividere tutto: il sacro dal profano, la vita privata da quella pubblica, lo spirito dalla materia… Sfidare la “conoscenza” è di certo più facile per gli “ultimi” che per i “primi”, perchè solo chi è libero ha il coraggio di affrontare il “nemico”, cioè la sua paura di vivere e anche quella di non avere più un “nemico”, al quale attribuire la “colpa”, contro cui lottare o di cui lamentarsi.

Gli “ultimi” hanno il coraggio di riconoscere le proprie responsabilità, di ammettere la verità; sono una discontinuità rispetto al passato, un “salto” di logica, di cultura e di modi di operare che i “primi” non saranno, con tutta probabilità, capaci di compiere, tranne rare eccezioni.

Tratto da “ I Primi e gli Ultimi“, di Giuliana Conforto

 

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Senza Governo si può ed è meglio

Ecco cosa succede quando uno Stato rimane privo di Governo Centrale per più di un anno: il PIL aumenta, e tutto funziona a meraviglia!

Per sintetizzare, e per sfatare tanti miti che ci hanno propinato negli ultimi 60 anni:

  • I governi nazionali hanno poca o nulla utilità se non quella di arricchire le solite poche persone.
  • L’assenza di governi, parlamenti e rappresentanza politica non è indice di caos, instabilità finanziaria e fine della civiltà.
  • I paesi civili funzionano anche senza rappresentanza democraticamente eletta.
  • Un paese che non ha votazioni democratiche e che non ha un governo eletto dalla maggioranza continua ad essere un paese civile.
  • Una buona amministrazione locale è più che sufficiente per offrire alla popolazione una vita sana e più che dignitosa.

Tutto questo ai più potrà sembrare impossibile o una mera utopia, oppure qualcosa proveniente dal passato e sfuggito alla censura.

E invece no, una società senza Governo è possibile ed è sotto gli occhi di tutti. Nonostante il Belgio sia senza un governo da più di un anno, il Paese funziona perfettamente, la gente lavora e in quelle condizioni, pur con tutte le tempeste che ci sono in giro, tutto fila liscio come se nulla fosse.

Un ennesima dimostrazione che, come già sosteneva Henry David Thoreau nel 1849, “il migliore governo in assoluto è proprio quello che non governa affatto”.

(Vedere anche per approfondimenti “Belgio senza governo da 400 giorni, ma il PIL cresce del 2,4%” oppure “Belgio senza governo“, mesi fa “Senza Governo è meglio?“)

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Sfuggi all’Ira, non arrabbiarti mai

Edgar Cayce sostiene:

“Gli atteggiamenti spesso influenzano le condizioni fisiche del corpo. Nessuno può odiare il suo vicino senza avere disturbi di stomaco o di fegato. Nessuno può essere geloso e abbandonarsi all’ira senza avere una cattiva digestione o disturbi di cuore.

Quando sorge in voi un’inquietudine o uno scatto d’ira, essi influiscono sul sistema così da bloccare il flusso delle circolazione dei canali eliminatori. Così potete prendervi un brutto raffreddore per esservi arrabbiato o per aver maledetto qualcuno.

L’ira può distruggere il cervello al pari di ogni altra malattia. Perchè è essa stessa una malattia della mente.

Non arrabbiatevi e non maledite alcuno, mentalmente o a voce. Questo porta più veleno di quanto possa essere creato perfino dal mangiare cibi guasti.”

Come dargli torto?

Tratto da “Stampa Libera – La filosofia della guarigione secondo Edgar Cayce

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Val di Susa, 3 Luglio 2011

Dedicato a tutti coloro che il 3 luglio 2011 hanno partecipato, in tutti i modi e tutte le forme, alla manifestazione No Tav a Chiomonte in Val di Susa

“Sono giovani treni lanciati in corsa, ma non trasportano merci e passeggeri.
Trasportano idee per un mondo nuovo e parlano già un’altra lingua.
Il poter non li può e non li vuole capire perché avrebbe tutto da perdere.
Loro non hanno nulla da perdere se non le loro catene e arriveranno a fine corsa.
E solo allora sputeranno sulle tombe dei vincitori di un tempo ormai dimenticato e lontano ”

Tratto da “Notarelle a margine di una gita in montagna

C’era pure il dodo nel corteo che si inerpicava su per la strada di Ramats e si dirigeva verso la Libera Repubblica della Maddalena utilizzando il percorso alternativo, definito dagli organizzatori “il percorso eccitante“.
Ecco cosa ha voluto raccontarci.

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